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Tempo di rendicontare, riattualizzare e restituire alla comunità le emozioni dell’esperienza estiva che ha portato 27 giovani, tra i 15 ed i 28 anni residenti nei comuni del Nuovo Circondario Imolese, nel Campo di Impegno e Formazione sui beni confiscati alle mafie del progetto “E!state Liberi!”.

Lo scorso mercoledì 5 novembre, le 18 ragazze e i 9 ragazzi che hanno preso parte all’edizione 2025 del progetto hanno incontrato gli Assessori con delega alla Legalità che compongono il Tavolo delle Politiche Giovanili del Nuovo Circondario Imolese, guidato dalla Vicepresidente Beatrice Poli. I giovani, che dal 28 luglio al 2 agosto hanno partecipato all’ormai consolidata trasferta di lavoro e apprendimento nel Sud Italia — promossa e finanziata dal Nuovo Circondario Imolese con fondi circondariali per un importo complessivo di 11.500 euro e organizzata insieme al Presidio di Libera del Circondario Imolese “A. Giacomelli”, in collaborazione con Libera Bologna e Officina Immaginata — hanno condiviso riflessioni, ricordi e prospettive sull’esperienza vissuta.

L’incontro ha rappresentato il modo migliore per rinverdire le istantanee dei giorni trascorsi a Maiano di Sessa Aurunca (Caserta), presso il bene confiscato “A. Varone”, gestito dalla cooperativa socialeAl Di Là dei Sogni”. La cooperativa si occupa di favorire l’inserimento formativo e lavorativo di soggetti svantaggiati e di promuovere progetti di sviluppo locale, di cura della persona e del territorio. Un’esperienza preziosa, utile a diffondere tra i giovani la cultura della legalità, a promuovere il riutilizzo sociale dei beni confiscati e a divulgare i temi dell’antimafia sociale.

Il progetto “E!state Liberi!”, divenuto nel tempo una certezza per il territorio circondariale, si articola in un percorso strutturato: dalla campagna informativa e promozionale per le iscrizioni, ai colloqui individuali per le selezioni, fino agli incontri formativi preparatori, come quello presso il Centro Giovanile Ca’ Vaina di Imola. Non sono mancati l’appuntamento di conoscenza diretta tra campisti, educatori e volontari del Presidio e il tradizionale saluto delle istituzioni nel giorno della partenza dalla stazione ferroviaria della città.

Durante il campo si sono svolte numerose attività formative e pratiche: dagli incontri di approfondimento con i responsabili della cooperativa “Al Di Là dei Sogni” — dedicati alla storia del bene confiscato, alle dinamiche della confisca e alla conoscenza del territorio — all’esplorazione del lavoro di altre realtà locali impegnate in progetti solidali. Particolarmente significativi i contributi di figure specialistiche, come lo psicologo della cooperativa, che ha illustrato la filosofia e il metodo di lavoro con le persone fragili inserite nei progetti, o quello di un giornalista esperto di criminalità organizzata internazionale. A completare il percorso, la visione di un cortometraggio tematico e l’emozionante incontro con un familiare di una vittima di mafia.

Come da tradizione, non sono mancate le molteplici attività manuali e pratiche, sviluppate quotidianamente sul campo, con l’obiettivo di stimolare nei partecipanti il desiderio di attivismo, partecipazione e condivisione anche dopo il rientro, proseguendo così l’esperienza di crescita e consapevolezza maturata durante il campo.

“Il campo si è svolto nelle campagne di Sessa Aurunca in un bene confiscato trasformato negli anni in un agriturismo sociale dotato di attività ristorativa e ricettiva, un impianto di trasformazione per conserve, sottoli e confetture, un apiario e una fattoria didattica e sociale per l’educazione delle giovani generazioni e per intraprendere percorsi di autonomia e inclusione per soggetti fragili e con disabilitàhanno raccontato i giovani durante l’incontro presso la sede del Nuovo Circondario Imolese in via Boccaccio-. Una grande famiglia allargata ben organizzata. Ci siamo sentiti molto utili e abbiamo percepito l’importanza delle relazioni e i benefici dello stare insieme, del vivere insieme”. Non solo: “Luoghi splendidi messi in risalto dal carisma, dalle capacità e dalla dedizione di chi gestisce le tante attività – hanno aggiunto -. Azzerate tutte le distanze tra utenti ed educatori, non ci sono persone da aiutare e persone che aiutano, sono tutti allo stesso livello, tutti con lo stesso valore, soprattutto umano non produttivo. Queste esperienze sono un regalo, ci tengono in movimento, ci costringono a pensare e a risvegliare le nostre coscienze. Offrono una speranza, un’occasione anche a noi stessi di sentirci utili. È stata una vera e propria presa di coscienza di cosa ognuno di noi può fare, anche nelle nostre comunità per non essere indifferenti ma diventare protagonisti”.

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Il Nuovo Circondario Imolese è una Unione di Comuni situata nella Città Metropolitana di Bologna, costituita a norma del d.lgs. 267/2000.

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Ultimo aggiornamento: 11-11-2025, 11:37